martedì 28 aprile 2009

La fierra dell' Hobby a Copenhagen

Due volte all’ anno si celebra a Copenhagen il rito della fiera dell’ hobby, la Hobbymesse. Ad aprile sono rappresentati diversi hobby, dai TIR radiocomandati in scala 1:8 ai francobolli. A novembre, il 90% riguarda il fermodellismo, con stupendi impianti di club provenienti da Danimarca, Svezia, Germania e Olanda.
Comunque, anche l’ edizione di aprile vale una visita, non ci sono molti impianti, ma c’ è sempre la possibilità di fare un buon affare.

Così sabato 24 aprile sono partito con il benestare della moglie in direzione della Valbyhallen, sala multifunzione per concerti di cantanti una volta famosi, incontri di box con ex campioni del mondo che hanno difficoltà a rientrare nel peso e fiere per gli hobby più disparati.

Il fermodellismo danese è dominato dai Märklinisti e dai cultori dello stile danese in HO. Nonostante la Danimarca abbia un decimo della popolazione dell’ Italia ci sono ben due produttori industriali che sfornano modelli danesi di ottima fattura, la Heljan e la Hobbytrade: progettazione in Danimarca e produzione in Cina. La Heljan si è fatta le ossa producendo per anni per il mercato americano, ora produce delle stupende loco a vapore danesi e anche il convoglio diesel IC3, dal caratteristico frontale di gomma. Come notizia curiosa, le ferrovie danesi hanno ordinato il successore del IC3 alla Ansaldo Breda, il famigerato IC4. Stupenda linea di Pininfarina, interno con design minimalistico scandinavo, doveva essere consegnato nel 2003, sta ancora facendo le corse di prova. Uno scandalo.

Nella scala N, per i cultori dello stile danese, stessa situazione dello stile italiano. La classica diesel Nohab prodotta dalla Minitrix da decenni, qualche riverniciatura di carrozze tedesche e degli ottimi modelli artigianali in resina o metallo a prezzi da gioielleria.






Per quanto riguarda gli impianti, Fremo aveva dei bei moduli in scala N per uno sviluppo di oltre 40 metri. Funzionamento in digitale (palmari Digitrax), paesaggio simpatico in varie sezioni, città, campagna, impianto indutriale, molo con barcone, ecc. In alto, due sezioni. Circolavano treni con stili diversi, lunghissimo merci americano, Rollende landestrasse, reversibile danese con carrozze a due piani, merci SNCF, eccetera. Alcune loco con decoder sonoro.

In HO c´ era un impianto modulare in stile danese, non male, ma ho visto di meglio.

Tra le cose più originali, o forse senza senso, la ditta danese Gamesontrack ha messo assieme un sistema DCC con un software di riconoscimento vocale, così al treno i comandi glieli dai direttamente a voce: E444 accellera, E656 frena, eccetera. Siamo fuori di testa.

E poi è cominciata la caccia al tesoro negli stand dei negozi. Si trova sempre qualcosa di interessante: l’ anno scorso una D341 Lima cardanica a 15 EUR, quest’ anno una BR38 Fleischmann a 60 EUR. Comprata solo perchè avevo una vaga idea che si potesse usare come base per una 691 o 685. Tornato a casa, disegni alla mano, mi sono reso conto che non è esattamente a piece of cake, comunque si può fare. Il tender è corto e i due carrelli sono in realtà 4 assi motore fissi e non si possono spostare. Comunque, con sopra il tender della 691, fará la sua bella figura, c’ è un sacco di posto per metterci il decoder, e tanto a 1 metro di distanza i carrelli del tender non li vede nessuno. Scusate, ma io la penso così.

Ho fatto un bel po’ di foto solo per rendermi conto che quelle che non erano sfuocate erano sottoesposte. Del resto non si può pretendere troppo da una macchinetta comprata al Liedl. In compenso il filmino è accettabile, per cui godetevi quello.


Hobbymesse 2009 from Pietro Sanguini on Vimeo.

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