mercoledì 29 aprile 2009

Digitalizzare la E626 Tibidabo
1. parte - miglioriamo la loco


Dopo aver trattato un paio di argomenti light come la descrizione del mio impianto e una visita alla fierra degli hobby, vorrei passare a qualcosa di più hard core come il digitale. Non voglio discutere i pro e contro del DCC, dico solo che è un altro pianeta.
Un po' alla volta sto' digitalizzando tutto il mio parco rotabili, adesso è il turno della 626.
La 626 Tibidabo sarà antiquata e piena di difetti, però con qualche miglioria funzionale e un bel decoder, il brutto anatrocollo si può trasformare in un cigno.
La mia 626 poi è una versione recente, probabilmente rimotorizzata da qualche artigiano (Acar, forse). L' ho comprata attorno all' anno 2000 da Amar a Torino per l' esorbitante cifra di 180 mile lire, che fanno 90 Euro.
Il problema principale nella motorizzazione è che sia la trasmissione che la presa di corrente avvengono su i due assi centrali. Per cui, presa di corrente incerta e slittamenti per mancanza di aderenza.
Ho aggiunto su ogni carrello portante la presa di corrente sulle 2 ruote di un lato. Gli striscianti sono fatti con le mollette tendinastro di una vecchia cassetta.

A questo punto è possibile aggiungere un anello di aderenza per lato, fatti con nastro adesivo un po' rugoso.


Per aumentare l' aderenza ho aggiunto anche della zavorra nei panconi frontali.


Con tre ruote in presa di corrente per lato, due anelli di aderenza e adeguata zavorra, adesso la 626 marcia decisamente bene già in analogico.
A questo punto si può pensare anche a qualche miglioramento estetico. Chiaramente i finestrini con il Cristal Clear, poi mi è venuta voglia di aggiungere anche le luci, almeno sul davanti.
La soluzione è stata di montare una lampadina davanti al motore e fare le luci con fibra ottica. Un anellino di alluminio al fondo della fibra, crea il fanale.
A questo punto siamo pronti per montare il decoder.
(continua....)

Nessun commento:

Posta un commento