domenica 29 dicembre 2024

 Il Brennero va in città

Venduta la villetta in periferia e comprato un appartamento in centro città, viene a mancare la stanza dedicata al plastico. Ma con un pò di fantasia la soluzione si trova.

La stanza a disposizione è di 3m x 2,5 ma ovviamente ci deve stare lo studio/stanza da lavoro.

Il nuovo plastico fará il giro della stanza passando sopra la porta e le librerie. Con una scaletta piegevole arrivo al livello per operarlo: è un plastico da parata e lo scopo è  godermi il passaggio dei treni.

Il vecchio Brennero aveva uno sviluppo ad anello a forma di L con il lato lungo di 3,5 m e quello corto di 2,5, formato da 5 moduli. Quello più grande era quello della stazione, 2m x 70 cm: la profondità è stata ridotta a 40cm nella parte centrale che si riduce a 30cm alle estremità, che è anche la profondità degli altri moduli. C`è spazio più che a sufficienza per la linea a doppio binario e il paesaggio.

Il modulo con l' ansa del fiume e la montagna è stato ridotto in profonditá e gran parte della montagna eliminata. Vi è stata transerita la fattoria che prima era nel modulo della stazione e il deposito carburante. Paesaggisticamente ha più senso. Il modulo con la stazioncina e quello con il ponte sopra la valle sono stati riutilizzati tali e quali, l' ultimo modulo, tutto sommato quello meno interessante, è stato  eliminato e 2 nuovi piccoli moduli costruiti per chiudere l' anello.

L' illuminazione è ottenuta con striscie di LED. 

A parte qualche piccolo dettaglio ancora mancante, il plastico è praticamente terminato.

Di seguito una carrellata di foto per fare tutto il giro del plastico.








La stazione e il deposito sono della Pola, il magazzino della Volmer, ampiamente italianizzati, il resto è autocostruito. Le case del Naviglio sono un disegno di Mario Malinverno. Il tram di Torino è in stampa 3D di Gianfranco Visentin.

 













Uscendo dalla stazione, il modulo successivo 


                                       








La stazioncina  della Arnold, il magazzino Pola italianizzato









Il castello che domina la valle è autocostruito, come la Ale 540.



Il modulo con il grande ponte




e il rientro in stazione


Il pannello di comando per gli scambi, la tabella riporta gli indirizzi delle locomotive in digitale. Il plastico può operare sia in digitale che ananlogico con un semplice commutatore.



Per il rimessaggio del materiale rotabile avevo giá costruito una vetrinetta per le loco e una cassettiera per i vagoni.









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