venerdì 22 maggio 2009

Ansaldo Breda, che figuraccia

Avevo già raccontato brevemente che l' Ansaldo Breda aveva grosse difficoltà a consegnare i nuovi treni IC4 per le DSB. Adesso la farsa è finita in un accordo da cui la Ansaldo Breda esce con le ossa rotte.

Alla fine degli anni 90 la Ansaldo Breda aveva fatto il colpaccio in Danimarca, aggiudicandosi prima l' appalto per la metropolitana automatica (senza guidatore) di Copenhagen e poi la fornitura di 83 nuovi treni IC4, per sostituire il vecchio IC3 (dalla foto si capisce perchè chiamato Naso di gomma) per il collegamento veloce tra le principali città. Nel suo piccolo una specie di Eurostar diesel a 200 km/h.


Già con la metropolitana c'erano stati grossi problemi. L' Ansaldo, senza nessuna esperienza in materia, aveva battuto concorrenti che l' esperienza ce l' avevano, come Siemens e Alsthom, facendo un' offerta a prezzi stracciatissimi. Per i primi due anni, prendere la metro era una garanzia per arrivare in ritardo al lavoro o a un appuntamento, ma oggi, risolti i problemi, abbiamo una metropolitana all' avanguardia nel mondo.


Per l'IC4 le cose non si sono concluse così felicemente.
Le richieste delle DSB forse erano un po' speciali, a causa della geografia (paese abbastanza grande, poche linee elettrificate) e demografia (1/3 della popolazione concentrato attorno a Copenhagen) danese: un convoglio Diesel a 4 elementi, 3 convogli accoppiabili, velocità massima 200 km/h, percorsi di 300 - 400 km con fermate ogni 50 - 80 km. Insomma, un po' più complicato del Minuetto, ma neanche lo Space Shuttle.
Gli 83 convogli dovevano essere consegnati nel 2004, al momento ne girano solo 3, ancora con molte magagne. Gli altri sono ancora in fabbrica.
Nella foto in basso un IC4 durante le corse di prova.


Alla fine le DSB hanno perso la pazienza, l' accordo firmato la settimana scorsa prevede la restituzione della metá del prezzo pattuito e che i convogli ancora da consegnare saranno completati da Bombardier in Danimarca.
Al momento, purtroppo, sulla stampa danese si sprecano i commenti negativi su Ansaldo Breda e sull' industria italiana in generale. Fra qualche anno, risolti i problemi, ci ritroveremo con degli ottimi treni, pagati in buona parte, come la metropolitana, dai contribuenti italiani.

Nessun commento:

Posta un commento