domenica 9 agosto 2009

Le SNCF - 3a parte
Le autorails Picasso


Il nome ufficiale è autorail unifiè X3800, ma guardandola si capisce bene perchè è nota soprattutto con il soprannome di Picasso. La cabina di guida in posizione disassata sopra il tetto ricorda la posizione degli occhi in certi ritratti di Picasso.

Queste autorails sono state costruite in 250 esemplari è hanno girato praticamente su tutte le linee secondarie della Francia, tra il 1950 e il 1980. Spesso circolavano in composizione multipla, con anche dei rimorchi al traino.
La Picasso è stata inclusa nella serie di modelli Delprado, ma la mia ha un origine diversa.
Ho trovato la cassa in resina della Picasso e del rimorchio in fondo a uno scatolone nel retrobottega del mio solito pusher. La qualità della riproduzione è veramente ottima, anche se il rimorchio aveva il classico andamento a banana. È bastato fare qualche taglio per allegerire le tensioni e riportarlo in piano.

Non so come queste casse in resina siano arrivate nel negozio del mio pusher, probabilmente l' origine è Transmondia. Per chi si interessa di SNCF in scala N una visita al negozio Transmondia in rue Douai a Parigi, a pochi passi da Pigalle e il Moulin Rouge, è come un pellegrinaggio alla mecca.
Le casse sono state verniciate nei classici colori rosso e crema, i finestrini sono fatti con il Cristal Clear e i respingenti sono quelli di benno su ebay.de. Il piatto dovrà essere rifatto in plasticard nella giusta forma rettangolare invece di quella tonda dei respingenti di benno.
Per la motorizzazione ho fatto uno scambio con quella dell' autorail Caravelle (di cui riparlerò). La Caravelle aveva una meccanica giappo-cinese che con un paio di colpi di fresetta si adattava perfettamente anche alla Picasso, mentre è piú facile adattare la solita Tomytec 06 alla Caravelle che non alla Picasso.La meccanica ha un comportamento ottimo, con il solito decoder DZ123 può tranquillamente fare tutto il giro del plastico a passo d' uomo senza nessun tentennamento, neanche sugli scambi.

1 commento:

  1. Ciao Pietro,
    bel lavoro...
    Anch'io ho nel cassetto una Picasso Del Prado, un giorno chissà...

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